Siamo e abbiamo una mente narrativa, storie e
immagini albergano dentro di noi.

Attraverso l’uso consapevole delle abilità immaginative possiamo raggiungere diversi obiettivi, quali memorizzare più rapidamente un concetto, trovare soluzioni creative a un problema, essere più convincenti in ciò che diciamo, capire meglio la realtà che ci circonda. “Puoi non essere in grado di comprendere la tua esperienza”, scrive Karl Weick, “finché non riesci a rifonderla in storie”. Il pensare e parlare per immagini, così come l’esprimersi attraverso forme immaginative, compone ciò che può essere definita “intelligenza immaginativa”.

Un conto è dire a qualcuno: “Ciò che mi hai detto mi ha fatto stare male”; altra cosa è dire: “Le tue parole sono state come una pugnalata alle spalle”. Un conto è pensare alla propria crescita personale come a una serie di concetti scritti su un file excel; altra cosa è immaginarsela come una montagna da scalare, con tappe progressive da raggiungere.

Un conto è ritenere che ciò che attualmente conosci di te stesso sia tutto ciò che devi sapere; altra cosa è utilizzare una forma espressiva, come ad es. il disegno, e dopo un gesto artistico spontaneo chiederti che cosa quell’immagine racconta di te.

Quanto ti è facile richiamare alla mente un’immagine? Quanto ti occupi di nutrire la tua capacità espressiva e immaginativa? E quanto cavalchi il tuo potenziale immaginativo per la crescita personale? Stare a contatto con storie e immagini millenarie, così come attingere dalle storie e dalle immagini che spontaneamente emergono da dentro di sé, migliora la salute mentale. Esiste infatti una correlazione significativa fra benessere psicologico e abilità immaginativa.

“Imagination Bullet Journal” vuole essere un accompagnamento quotidiano, per 7 settimane, su come allenare l’intelligenza immaginativa. Il corso prevede un totale di 35 esperienze di immaginazione, per attingere a quel bacino sconfinato di immagini spontanee, storie e archetipi che ci rendono esseri umani migliori.

Quali benefici otterrai: